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Pierre Loti, a bordo della corazzata Redoutable in missione nel Mar della Cina, torna a Nagasaki quindici anni dopo il suo primo soggiorno durante il quale, con un contratto a tempo, aveva sposato Kiku-san. Lì ritrova vecchie conoscenze, tra cui l'avvenente Ume-san, ex padrona di casa, e la signora Ranuncolo, ex suocera. Ma fa anche nuovi incontri sorprendenti come quelli con Pioggia d'Aprile, la ragazzina-gatto, e con Inamoto, l'innocente fanciulla custode di un tempio. Questo diario nel quale Loti ha "voluto solamente annotare quelle cose che ci hanno divertito" raccoglie le esperienze di undici mesi trascorsi tra Nagasaki, Seoul, Yokohama e l'isola sacra di Miyajima sulle tracce del "sogno del vecchio Giappone" - i sorrisi e i modi leziosi delle musmè, le feste tradizionali, i santuari sperduti tra rigogliose colline, le case da tè e le piccole botteghe - che il progresso stava rapidamente cancellando. "La terza giovinezza di Ume-san" chiude la trilogia dei libri di Loti sul Paese del Sol levante, che tanto hanno influito sulla diffusione del "giapponismo" in Europa, e insieme a "Kiku-san la moglie giapponese" e "Giapponeserie d'autunno" dà forma a una grandiosa raffigurazione del Giappone tra fine Ottocento e inizio Novecento.